A fine marzo 2024 il Comune di Bologna è formalmente entrato in possesso dell’area dell’ex scalo Ravone, un’area di oltre dieci ettari, nel cuore della città, all’interno del quartiere Porto-Saragozza.

Si tratta della più grande acquisizione pubblica da parte dell’Amministrazione dal secondo dopoguerra e l’area, in precedenza di proprietà di FS Sistemi Urbani, da questo momento è diventata di proprietà pubblica per essere restituita alla cittadinanza. 

Il Comune intende realizzare in quest’area un nuovo distretto all’interno della più ampia strategia della Città della Conoscenza, che si chiamerà Sim Bolo Park (Sim sta per Sostenibilità, innovazione, mutualismo): un intervento complessivo di rigenerazione dello spazio pubblico in chiave sostenibile, a partire dalla riqualificazione energetica e sismica degli edifici esistenti, con nuovi spazi e servizi per l’abitare sociale, il lavoro, la cultura, lo svago e lo sport, nuove piazze e un nuovo grande parco urbano. Al centro ci sarà la Promenade, un percorso di collegamento ciclopedonale alberato e di connessione tra le aree est ed ovest del distretto. Sono previsti inoltre interventi per migliorare la conservazione e valorizzazione degli elementi naturali, incrementare la biodiversità, ridurre la richiesta di energia, garantire una migliore gestione delle acque piovane e in generale la mitigazione degli effetti delle isole di calore urbano. L’obiettivo è di aumentare le zone verdi ribaltando le condizioni attuali che vedono l’area cementificata/costruita per l’80%.

I lavori inizieranno nel 2025.

ll percorso di trasformazione dell’area parte nel 2019 con la sperimentazione degli usi temporanei grazie all’affido in concessione a Open Event (ente gestore di DumBO), da parte di FS Sistemi Urbani, della porzione di 40.000 metri quadrati dell’Ex Scalo Ferroviario Ravone.

Il protagonismo della nostra Fondazione nel processo di rigenerazione è passato attraverso la partecipazione al Comitato scientifico a supporto della sperimentazione (insieme a Open Event, Comune di Bologna, Legacoop Bologna Performa Architettura + Urbanistica), un lavoro di presidio e di produzione di contenuti e iniziative finalizzate a promuovere l’uso pubblico e civico dell’area e, soprattutto – dal 2021, attraverso lo sviluppo con Open Event del progetto Bologna Attiva – Officina Metropolitana per il mutualismo, il nuovo lavoro e l’economia collaborativa.

Attraverso Bologna Attiva  è stato possibile riqualificare e riattivare i capannoni Officina e Temporanea di DumBO come coworking, uffici, spazi di programmazione culturale, aule studio e spazi di progettazione per studenti, spazi di comunità aperti alle famiglie del quartiere. Abbiamo portato avanti questo percorso in sinergia anche con il lavoro di rigenerazione e di comunità in corso al Quadrilatero Scalo-Malvasia, su cui la nostra Fondazione lavora dal 2017, attraverso i Laboratori di Quartiere e l’accompagnamento alla realizzazione del progetto del Giardino della Resilienza.

Nel 2022, grazie all’attivazione e il coinvolgimento del territorio nei quattro anni precedenti e la qualità del progetto esito della costruzione di rete e delle partnership locali e nazionali sviluppate, l’ex scalo Ravone è stato finanziato nell’ambito dei PUI (Piani Urbati Integrati). 

Alla luce di questo finanziamento e dell’acquisizione dell’area da parte del Comune nel 2024, la Fondazione IU ha intrapreso un percorso di informazione, ascolto e coinvolgimento degli stakeholders e delle comunità della zona, con gli obiettivi di informare la cittadinanza sugli interventi in programma e di contribuire allo sviluppo del progetto definitivo di trasformazione dell’area, con particolare attenzione alla funzionalizzazione di alcune aree dello spazio pubblico del distretto. Sono state realizzate attività di ascolto e consultazione e organizzati appuntamenti pubblici che hanno visto la partecipazione di stakeholder e numerosi gruppi e comunità dell’area oggetto dell’intervento. 

La Fondazione IU prosegue anche nella fase attuale il suo supporto al Comune accompagnando la progettazione e realizzazione dell’intervento attraverso: attività di ingaggio e coinvolgimento delle comunità; attività di informazione, comunicazione e disseminazione, anche mediante la progettazione dei contenuti e dell’allestimento di un info-point e di un programma di iniziative informative, didattiche e culturali; attività di supporto nella definizione del modello di governance del distretto.

Finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU.

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