A dieci anni dal Regolamento sul decentramento del 2015, il Comune di Bologna, supportato dalla Fondazione IU Rusconi Ghigi, apre un nuovo percorso di revisione e aggiornamento del sistema di governo territoriale bolognese con l’obiettivo di rafforzare i Quartieri come luoghi costituenti del comune: cuori pulsanti della vita civica, spazi di ascolto, partecipazione, co-produzione, co-progettazione e co-gestione del bene comune.

Negli anni, attraverso interventi normativi, organizzativi e pratiche concrete — dai Patti di Collaborazione al Bilancio partecipativo, dalle Case di Quartiere alla co-programmazione e co-progettazione — la città ha consolidato istituzioni e pratiche che sostengono il protagonismo di cittadine e cittadini, gruppi informali, Enti di Terzo Settore e reti sociali nella cura della comunità e dei territori.

La nuova Riforma prosegue il percorso avviato nel 2015, rafforzandone i risultati e rilanciandone lo spirito costituente. L’Amministrazione intende infatti intervenire sugli ambiti che, alla luce dell’esperienza maturata, richiedono oggi un ulteriore passo avanti: dalla necessità di rendere più incisivo il ruolo dei Consigli di Quartiere, alla definizione chiara dei processi di coinvolgimento della cittadinanza e le forme di co-gestione dei servizi e dei beni comuni sul territorio, dal potenziamento dei flussi informativi e delle competenze organizzative, alla costruzione di unità territoriali più prossime e di strumenti comunicativi più efficaci e accessibili.

Il nuovo percorso prevede l’istituzione da parte dei Consigli di Quartiere dei Gruppi Territoriali di Quartiere (GTQ), strumenti centrali per raccogliere visioni e proposte da tutta la città, aperti a tutte le cittadine e i cittadini interessati.

I Gruppi Territoriali costituiscono la principale innovazione del percorso: spazi di lavoro co- prodotti e gestiti insieme alla cittadinanza, in cui si incontrano e dialogano tre diversi saperi – quello decisionale delle istituzioni, quello tecnico degli uffici e degli esperti, quello civico ed esperienziale delle comunità. Sarà proprio attraverso l’integrazione tra queste tre diverse forme di competenza e conoscenza che si intende produrre un valore aggiunto, in termini di nuove visioni e proposte concrete, per il futuro di ogni Quartiere e di tutta la città.

Ogni Gruppo redigerà a conclusione del percorso, un dossier da consegnare alla Giunta comunale quale mandato pubblico per l’avvio dell’iter istituzionale di revisione dei Regolamenti, previsto per l’autunno 2026.

La governance del processo prevede un coordinamento politico e tecnico, con il coinvolgimento costante dei Consigli di Quartiere, di cittadinanza e corpi intermedi, di un Comitato Scientifico indipendente a supporto di tutta la Riforma e della Fondazione IU Rusconi Ghigi, che affiancherà l’Amministrazione con attività di ricerca, coinvolgimento delle comunità e comunicazione.

Il Comitato Scientifico si compone di un gruppo di docenti e professionisti/e qualificati a livello nazionale e internazionale, in grado di offrire supporto metodologico al gruppo di lavoro tecnico e momenti di formazione dedicati ai Consigli di Quartiere e ai Gruppi Territoriali. Compongono il Comitato Scientifico: Giulia Allegrini, Marco Castrignanò, Daniele Donati, Fabrizio Mandreoli, Marianella Sclavi, Claudia Tubertini e Federico Chicchi.

Il Comitato Scientifico fornirà inoltre indicazioni e strumenti per lo sviluppo e l’implementazione di un’inchiesta sociale, garantendo qualità e coerenza del percorso con i principi della democrazia di prossimità.

L’inchiesta sociale

Parallelamente al lavoro dei GTQ, l’Università di Bologna, accompagnata dal Comitato Scientifico e dalla Fondazione IU Rusconi Ghigi, supporterà il processo di Riforma attraverso lo sviluppo di un’inchiesta sociale sulla zona di Croce del Biacco e in particolare di Piazza dei Colori. L’area è stata individuata sulla base di un’analisi comparativa preliminare realizzata da Fondazione IU Rusconi Ghigi e relativa a diverse zone di prossimità, che ha tenuto in considerazione i seguenti elementi: contesto socio-demografico; trasformazioni territoriali; indici di fragilità sociale ed economica; partecipazione civica; percentuale di edilizia residenziale pubblica. Piazza dei Colori e, in generale, la zona di Croce del Biacco, rappresenta un osservatorio privilegiato per comprendere i fenomeni di partecipazione civica e di trasformazione sociale nelle periferie urbane di Bologna: pur essendo collocata in un contesto urbano relativamente recente, si intrecciano dinamiche di fragilità sociale, economica e territoriale e, allo stesso tempo, esperienze di auto-organizzazione comunitaria e pratiche di welfare di prossimità.

La Fondazione IU Rusconi Ghigi supporta l’amministrazione accompagnando questo processo nel design, programmazione, implementazione e comunicazione.

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