Il 10 ottobre 2025 si è tenuta nella Sala Anziani di Palazzo d’Accursio (Bologna) la tavola rotonda Design partecipativo di nuove piattaforme digitali per la città: linee guida, buone pratiche etiche e alternative a confronto.

L’iniziativa ha rappresentato l’evento conclusivo degli Open Innovation Lab (OIL) del progetto europeo INCA (Increase Corporate Political Responsibility and Accountability), realizzati a Bologna, Barcellona e Bucarest, e ha riunito istituzioni, ricercatori e ricercatrici, imprese e attori della società civile per discutere modelli di innovazione digitale più equi, sostenibili e orientati al bene comune.

Moderata da Valentina Bazzarin, esperta di etica dei dati e co-fondatrice di Period Think Tank, la tavola rotonda si è aperta con i saluti istituzionali dell’Assessore Raffaele Laudani, che ha sottolineato come il progetto INCA debba inserirsi all’interno di un orizzonte strategico più ampio, rappresentando così un’opportunità di riflessione e sperimentazione. In questo contesto, l’Assessore ha presentato opportunità e sfide del Tecnopolo di Bologna e sul ruolo della città come laboratorio di innovazione pubblica e partecipativa. 

La prima sessione dell’evento è stata dedicata alla restituzione delle esperienze maturate negli Open Innovation Lab, con gli interventi di Edoardo Mollona (Università di Bologna, coordinatore del progetto INCA), Umberto Mezzacapo (Fondazione IU Rusconi Ghigi) e Giorgia Romagnoli (Urbasofia, Bucarest). Il focus si è concentrato sulla metodologia partecipativa adottata all’interno degli OIL, che ha messo in relazione attori pubblici e privati, centri di ricerca, imprese, sindacati e cittadini, favorendo la co-creazione di modelli digitali per una governance urbana più inclusiva. Questa esperienza ha dimostrato come l’attivazione di stakeholder territoriali eterogenei possa generare processi virtuosi di innovazione condivisa e un impatto tangibile sulla costruzione di nuovi modelli di collaborazione.

La sessione interattiva che ha seguito la presentazione ha offerto un momento di confronto vivace tra esperte ed esperti provenienti da imprese, enti di ricerca e organizzazioni civiche. A questo momento hanno partecipato:

  • Carmine Arvonio, Founder & CEO di CycloLogica, realtà impegnata nella logistica sostenibile;
  • Eleonora Barelli, Head of Education and Foresight della International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development (IFAB), attiva sui temi dell’educazione e della responsabilità etica nell’uso dell’intelligenza artificiale;
  • Lorenzo Cello, Programme Manager presso l’Istituto sui Trasporti e la Logistica (ITL), dove segue progetti europei dedicati alla mobilità e all’innovazione del settore;
  • Teresa De Martin, Co-founder di So.De – Social Delivery, impegnata nello sviluppo di modelli collaborativi per la consegna sostenibile;
  • Alessandro Fanni, CEO e Direttore R&D di C-Shark, azienda attiva nel campo delle tecnologie digitali e della ricerca industriale;
  • Asia Guerreschi, ricercatrice presso l’Università di Ferrara, specializzata in economia circolare e cooperative;
  • Noemí Julián, Project Manager di Fondazione IU, coinvolta nella progettazione partecipata e nello sviluppo del Gemello Digitale Civico di Bologna;
  • Elisabetta Miraglio, ricercatrice di AlmaVicoo, dove si occupa di economia cooperativa e AI con focus su giustizia sociale, accesso equo, responsabilità condivisa e partecipazione democratica;
  • Andrea Solimene, CEO & Founder di Seedble, realtà che promuove percorsi di innovazione organizzativa e trasformazione digitale.

Il dibattito si è concentrato su due temi principali: da un lato, le buone pratiche di alternativa alle piattaforme digitali e i loro impatti reali e potenziali sulle città e sulle persone; dall’altro, la definizione di modelli di governance e forme di partecipazione capaci di favorire l’emersione di queste alternative e di generare impatti positivi sul territorio. Le riflessioni emerse hanno messo in evidenza una visione condivisa di cambiamento, che riconosce l’importanza di una governance democratica dei dati e delle tecnologie, capace di restituire agency ai cittadini e alle cittadine e valore alle comunità locali.

L’evento ha così segnato non solo la chiusura del programma pubblico della mostra Data Materialities, ma anche un nuovo inizio per il dibattito sulle forme future della partecipazione digitale. Dal confronto è emersa infatti una volontà condivisa di proseguire il percorso partecipativo avviato con INCA, immaginando nuovi spazi di collaborazione e sperimentazione anche in relazione allo sviluppo del Gemello Digitale di Bologna.

Incontro INCA 10 ottobre 2025