Sabato 12 aprile 2025 dalle 10 alle 13 presso Filla Auditorium (Parco della Montagnola) ha avuto luogo l’evento “Benessere in Natura. Seminario su esperienze e pratiche terapeutiche in contesti naturali” rivolto a professioniste e professionisti della salute, della cura e in ambito educativo e a cittadini interessati alle molteplici applicazioni delle esperienze di interazione con la natura.
Il seminario, inserito nell’ambito del progetto europeo Erasmus+ HORTWELL Horticolture for Well-being, ha rappresentato un’occasione importante per ragionare sulle svariate potenzialità dei programmi di attività in natura con finalità terapeutiche e riabilitative costruite sui bisogni delle e dei partecipanti e condotte da professioniste/i adeguatamente formate/i.
Nel corso della mattinata sono intervenuti Ania Balducci, ortoterapeuta e Francesco Orsini, dell’Università di Bologna, che hanno portato una riflessione sulla pratica dell’orticoltura terapeutica, la figura professionale dell’ortoterapeuta e il master universitario come percorso formativo per i professionisti. A seguire, Raphael Decerf, della Cooperativa sociale Agriverde, che ha curato un affondo sui percorsi riabilitativi attraverso il lavoro nel verde e Marialisa Alberghini di Lavoropiù S.p.a. Agenzia per il lavoro, che ha spostato lo sguardo sul benessere dei lavoratori e delle lavoratrici e sulle strategie adottate dalle aziende per prevenire l’insorgere di conseguenze legate allo stress e al malessere sul lavoro. La mattinata si è conclusa con l’intervento di Stefania Pinna dell’Università della Valle d’Aosta, che ha trattato il tema delle Prescrizioni Verdi (PV), note anche come prescrizioni ecologiche o prescrizioni naturali, ovvero trattamenti che mirano a mettere l’individuo a contatto con la Natura per migliorare il suo stato di salute senza il consumo di farmaci.
I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con un tavolo di discussione tra addetti ai lavori, per ragionare sui criteri per definire il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori e come questi criteri si possono declinare nei vari contesti immaginando anche delle trasformazioni, dove possibile, dei luoghi in cui si lavora. In proposito ci si è confrontati su spazi di lavoro certificati in biophilic design, ovvero la progettazione che mette in correlazione il processo creativo-produttivo con la tensione verso la natura e le esperienze che essa può far rivivere all’uomo anche in un contesto artefatto (come quello delle città). Un approccio che coinvolge diversi campi progettuali – disegno industriale e architettura in primis – con l’obiettivo di ricreare ambienti che abbiano un impatto positivo sulle persone.
Si è ragionato altresì sul fatto che il contrasto al burnout debba partire dai contesti educativi dove si formano le nuove generazioni e che questi contesti debbano offrire opportunità sostanziali di interazione con la natura.
Hortwell – Horticulture for Well-being è un progetto finanziato dall’Unione europea, programma Erasmus + numero 2023-1-CZ01-KA210-ADU-000165656. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell’Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l’Unione europea né l’EACEA possono esserne ritenute responsabili.